Guai sulla piattaforma Rousseau: sono finiti gli hacker!

Dichiaro fin da subito che l’idea di usare “ciofeca” per definire la piattaforma Rousseau di Davide Casaleggio è di Nicola Biondo. Quindi nel caso denunciate lui: se qualcuno chiederà l’autorizzazione a procedere, a quel punto mi autodenuncio anche io.

Ciò detto, ieri si è tentato di svolgere la votazione sulla Ciofeca per stabilire se il Movimento debba o meno concedere l’autorizzazione a procedere nei confronti del ministro Salvini.

Secondo l’amministratore unico della Ciofeca, gl’iscritti – o chi per loro – hanno deciso (30.948 contro 21.469) che Salvini non andrà processato. Non che sia importante: nessuno sa se questi risultati siano veri o falsi. O meglio lo sa solo uno: Davide Casaleggio.

Infatti, il codice della Ciofeca non è pubblico, lo conoscono solo Casaleggio e i suoi tecnici. Questo impedisce, ovviamente, qualsiasi verifica sul buon funzionamento del sistema di voto e di conseguenza ogni verifica sulla correttezza del risultato.

Inoltre, per tutta la giornata ci sono stati problemi tecnici: prima è stato rinviato il voto di un’ora, dalle 9 alle 10. Alla fine è iniziato alle 11 e si è concluso alle 21.30. Il buon David Puente, su Open, ha documentato la giornata. Le operazioni di voto per ogni singola persona potevano durare anche ore. Non tutti hanno ricevuto conferma dell’avvenuta votazione. Una parlamentare, Elena Fattori, si è lamentata di non riuscire nemmeno a collegarsi.

In effetti, nelle prime ore della mattinata, ci sono stati parecchi errori del sistema che ospita la piattaforma. Perché?

Anzitutto, possiamo escludere che ci siano state violazioni esterne: sono finiti gli hacker. Infatti, come accade quando non si sa che pesci pigliare, spesso in passato è stato usato l’attacco esterno contro il voto per giustificare quelli che oggi sappiamo essere altro. Per la precisione gravi carenze nello sviluppo e nella gestione dei sistemi. I tecnici che hanno sviluppato e che amministrano Rousseau semplicemente non sono capaci di farlo. Non sono proprio in grado.

Il punto è questo: se sai quanti utenti sono iscritti devi dimensionare la struttura per sopportare un voto di tutti gl’iscritti contemporaneamente. Se non lo fai e il server (per semplificare) è sottodimensionato, si crea un collo di bottiglia e ci sono i casini di ieri sulla Ciofeca.

A dimostrazione, per cercare di sgorgare la fogna, sono stati quasi subito rimossi alcuni fondamentali controlli di sicurezza, come l’autenticazione a doppio fattore (un SMS con un codice oltre alla password per poter accedere) e il messaggio di conferma dell’avvenuta votazione.

La domanda è: ma che cavolo ci fa Casaleggio col fiume di denaro che gestisce tramite Rousseau invece di sviluppare una Ciofeca che funzioni?

Domani facciamo qualche considerazione politica facendo finta che questo voto abbia un qualsivoglia valore.